Armin Berner
*1896 – †1992
- Luogo/i di origine
- Unterkulm AG
- Attività
- Fotografo
- Generi di immagine
- Persone,
- Ritratto,
- Film
- Ulteriori attività
- Odontotecnico, fotografo, attore, regista
- Luogo/i di lavoro
- Bellinzona TI 1926 – 1930
- Berlin DEU 1930 –
Biografia
Sposato con Chiarina Bonzanigo.
Predecessore di () a Bellinzona.
Formatosi come odontotecnico, nel 1919 sposa Chiarina Bonzanigo di Bellinzona. Quest’ultima attorno al 1924 risulta operare come fotografa, ma nel 1926 è il marito ad aprire un commercio di fotografie e cartoline in Viale Stazione (Palazzo Resinelli). L’anno successivo, lo studio prende il nome di «Berner Armin Photo-House». Appassionato di cinematografia, Berner gira alcuni film, tra i quali un documentario sulla frana del Motto d’Arbino (1928) e L’attività femminile nell’agricoltura ticinese, presentato all'Esposizione nazionale svizzera del lavoro femminile (SAFFA), svoltasi a Berna dal 26 agosto al 30 settembre 1928. Seguendo la sua passione per il cinema, nel 1930 lascia Bellinzona e si trasferisce a Berlino, dove collabora con la casa cinematografica Universum Film (UFA) e intraprende una brillante carriera come attore, sceneggiatore e regista. L’attività dello studio fotografico bellinzonese prosegue con la moglie Chiarina (che pochi anni più tardi si risposa con Giacomo Meuli) e assume il titolo di «Bonzanigo & C. Photo Haus».
Sposato con Chiarina Bonzanigo.
Predecessore di () a Bellinzona.
Formatosi come odontotecnico, nel 1919 sposa Chiarina Bonzanigo di Bellinzona. Quest’ultima attorno al 1924 risulta operare come fotografa, ma nel 1926 è il marito ad aprire un commercio di fotografie e cartoline in Viale Stazione (Palazzo Resinelli). L’anno successivo, lo studio prende il nome di «Berner Armin Photo-House». Appassionato di cinematografia, Berner gira alcuni film, tra i quali un documentario sulla frana del Motto d’Arbino (1928) e L’attività femminile nell’agricoltura ticinese, presentato all'Esposizione nazionale svizzera del lavoro femminile (SAFFA), svoltasi a Berna dal 26 agosto al 30 settembre 1928. Seguendo la sua passione per il cinema, nel 1930 lascia Bellinzona e si trasferisce a Berlino, dove collabora con la casa cinematografica Universum Film (UFA) e intraprende una brillante carriera come attore, sceneggiatore e regista. L’attività dello studio fotografico bellinzonese prosegue con la moglie Chiarina (che pochi anni più tardi si risposa con Giacomo Meuli) e assume il titolo di «Bonzanigo & C. Photo Haus».
Letteratura & fonti
Fonti online
Hochstrasser, Roland: Una nuova esplorazione del territorio. Indice dei fotografi attivi nella Svizzera italiana tra fine Ottocento e inizio Novecento, 2015, consultato giugno 2023: http://www.museodelmalcantone.ch/images/download/una nuova esplorazione del territorio.pdf.
Talamona, Gianmarco: Storie di fotografia. Il Ticino, i ticinesi e i loro fotografi nella collezione fotografica dell'Archivio di Stato, 1855–1930, Bellinzona: Edizioni dello Stato del Cantone Ticino, 2020 [versione online consultato giugno 2023]: http://www4.ti.ch/fileadmin/DECS/DCSU/ASTI/Documenti/Storie_di_fotografia_01.pdf.
Fonti online
Hochstrasser, Roland: Una nuova esplorazione del territorio. Indice dei fotografi attivi nella Svizzera italiana tra fine Ottocento e inizio Novecento, 2015, consultato giugno 2023: http://www.museodelmalcantone.ch/images/download/una nuova esplorazione del territorio.pdf.
Talamona, Gianmarco: Storie di fotografia. Il Ticino, i ticinesi e i loro fotografi nella collezione fotografica dell'Archivio di Stato, 1855–1930, Bellinzona: Edizioni dello Stato del Cantone Ticino, 2020 [versione online consultato giugno 2023]: http://www4.ti.ch/fileadmin/DECS/DCSU/ASTI/Documenti/Storie_di_fotografia_01.pdf.